In breve
La Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga – “Verso la Gigabit Society (PDF)”, ha l’obiettivo di portare la connettività a 1 Gbps su tutto il territorio nazionale entro il 2026 e favorire lo sviluppo di infrastrutture di telecomunicazione fisse e mobili, così come indicato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030.
Approvato il 25 maggio 2021 dal Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD), il documento definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 (la cosiddetta “Gigabit Society”) e nel 2021 (cd. Digital Compass).
La Strategia, oltre a completare il Piano di copertura delle cosiddette aree bianche e il Piano Voucher con le misure di sostegno alla domanda di connettività, prevede cinque nuovi Piani di intervento pubblico per coprire le aree geografiche in cui l’offerta di infrastrutture e servizi digitali ad altissima velocità da parte degli operatori di mercato è assente o insufficiente. I Piani sono dedicati alla popolazione nel suo insieme (come ad esempio il Piano Italia a 1 Giga e Italia 5G) ma anche a specifici settori, quali le scuole, con il Piano “Scuole Connesse”, e le strutture sanitarie, con il Piano “Sanità Connessa”).
Le linee di intervento
La Strategia si compone di sette interventi:
Italia a 1 Giga intende garantire la connettività ad almeno 1 Gbps in download e 200 Mbit/s in upload alle unità immobiliari che lo necessitano entro il 2026, così come delineato nel PNRR e in anticipo rispetto agli obiettivi europei fissati al 2030. La dotazione economica per questa iniziativa è di circa 3,8 miliardi di euro. Il Piano è stato pubblicato a valle di una consultazione pubblica dedicata e di un percorso di mappatura su tutto il territorio nazionale, per identificare il numero dei civici che al 2026 non sarebbero stati coperti da investimenti privati in grado di garantire una velocità di connessione di 300 Mbps in download.
Bando Italia a 1Giga
Il 24 maggio 2022 è stato assegnato il bando Italia a 1Giga per portare Internet veloce a circa 7 milioni di indirizzi civici distribuiti su tutto il territorio italiano. Il bando partiva da una base d’asta di circa 3,6 miliardi di euro per le 14 aree geografiche aggiudicate (cosiddetti lotti): ne sono stati assegnati 3,4 miliardi. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
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Italia 5G è il piano di intervento pubblico nazionale per incentivare la realizzazione delle infrastrutture di rete mobile per lo sviluppo e la diffusione del 5G. L’Italia è stata il primo Paese nell’Unione ad aver assegnato diritti d’uso dello spettro radio in tutte le tre bande di frequenze c.d. “pioniere” per lo sviluppo del 5G e questo ha consentito di posizionare la nazione ai primi posti nell’indice DESI della Commissione europea con riferimento al parametro “5G readiness”. Lo stanziamento per il Piano Italia 5G è di 2,02 miliardi di euro e ha l’obiettivo di incentivare la diffusione di reti mobili 5G nelle aree a fallimento di mercato, al fine di soddisfare pienamente il fabbisogno di connettività mobile e di fornire servizi mobili innovativi e ad elevate prestazioni.
Il 21 marzo 2022 sono stati pubblicati i due bandi per lo sviluppo delle reti 5G in Italia. Il primo bando prevede incentivi sugli investimenti per la realizzazione di rilegamenti in fibra ottica di siti radiomobili esistenti fino al 90% del costo degli stessi. Il bando è stato aggiudicato 13 giugno 2022 con l'assegnazione di 725 milioni di euro. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
Il secondo incentiva la realizzazione di nuove infrastrutture di rete mobili (fibra, infrastrutture e componenti elettroniche) con velocità di trasmissione di almeno 150 Mbit/s in downlink e 30 Mbit/s in uplink, anch’esse finanziate fino al 90% del costo complessivo. Il termine per presentare le offerte di gara è il 10 giugno 2022.
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Il Piano Scuole Connesse definisce gli interventi per fornire accesso internet a tutte le sedi scolastiche presenti sul territorio nazionale con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps. Il costo complessivo del Piano è di 261 milioni di euro e prevede, oltre alla copertura con internet veloce, anche la fornitura di servizi di gestione e manutenzione per le strutture scolastiche.
Il bando Scuole connesse
Il 28 gennaio 2022 è stato pubblicato il bando per connettere quasi 10 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano suddiviso in otto aree geografiche. Il bando è stato assegnato il 6 giugno 2022, per circa 166 milioni. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
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Il Piano mira a garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps per le strutture sanitarie, dagli ambulatori agli ospedali, distribuite sul territorio nazionale.
Il bando Sanità connessa
Il 28 gennaio 2022 è stato pubblicato il bando Sanità connessa, che interessa oltre 12 mila strutture del servizio sanitario pubblico in otto aree geografiche, che saranno oggetto di intervento da parte degli operatori aggiudicatari della gara. Il 6 giugno 2022 è stato aggiudicato il bando Sanità connessa per circa 314 milioni. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
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Il Piano Isole Minori ha il fine di fornire connettività adeguata alle isole minori, oggi prive di collegamenti con fibra ottica con il continente. Sono state identificate le seguenti isole: Capraia, Favignana, Lipari, Stromboli, Alicudi, Panarea, Filicudi, Salina, Lampedusa, Linosa, Pantelleria, Ustica, Ponza, Ventotene, Asinara, Isole Tremiti, Isole Pelagie, isole Sulcitanee.
Il Bando Isole minori Il bando per la diffusione della connettività nelle isole minori ha un budget di oltre 45 milioni di euro e interessa le regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna. La gara riguarda la progettazione, la fornitura e posa in opera dei cavi sottomarini in fibra ottica e relativa manutenzione. Il 29 aprile 2022 è stato assegnato il bando di oltre 45 milioni di euro. Gli esiti della gara sono disponibili sul sito di Infratel Italia.
Il Piano “Aree bianche” ha il fine di portare Internet veloce nelle zone a fallimento di mercato mediante i lavori di cablaggio con rete in fibra ottica. L’obiettivo è raggiungere circa 8 milioni di unità immobiliari distribuiti in quasi 7.000 comuni. Per “aree bianche” si intendono quelle zone del Paese affette da digital divide con connessioni fisse dalle prestazioni scadenti.
L’avanzamento è disponibile sulla piattaforma bandaultralarga.italia.it gestito da Infratel Italia S.p.a. La piattaforma mostra in tempo reale i dati puntuali relativi allo stato di avanzamento dei cantieri, ivi inclusi quelli i cui lavori sono già terminati e la rete è disponibile per la commercializzazione da parte degli operatori privati.
Il Piano “Voucher” di incentivi per la domanda, approvato dal CoBUL (Comitato Banda Ultra Larga) il 5 Maggio 2020, prevede un totale di 1.146 milioni di euro per consentire a famiglie e imprese di beneficiare di un contributo per l’acquisto di servizi di connettività.
La prima fase dell’erogazione dei voucher ha coinvolto le famiglie meno abbienti (ISEE inferiore ai 20.000 euro) per un valore complessivo di 200 milioni di euro. Il contributo del singolo voucher è stato di 500 euro e oltre alla connettività, è stato infatti previsto un tablet o computer. La misura Fase 1 dei voucher, si è conclusa a un anno dal suo inizio, il 9 Novembre 2021.
La seconda fase del piano voucher prevede l'erogazione di un contributo per la connettività per abbonamenti ad internet ultraveloce ed è rivolta alle micro, piccole e medie imprese. In particolare, la misura prevede l’erogazione di un contributo di importo compreso tra un minimo di 300 euro ed un massimo di 2.500 euro per abbonamenti ad internet a velocità in download da 30 Mbit/s ad 1 Gbit/s (e superiori), di durata pari a 18 o 24 mesi.
Vantaggi per i cittadini, per le imprese e per la pubblica amministrazione
La disponibilità di connessione ultraveloce per cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni è essenziale per i tanti servizi ormai divenuti parte della quotidianità, quali lo smart working, la teledidattica, la telemedicina, l’accesso a contenuti in streaming e on-demand, lo sviluppo delle attività di impresa. La Banda Ultra Larga è ormai considerabile come un bene primario. L’esigenza diffusa di connettività veloce, sia fissa sia mobile, richiede infrastrutture strategiche in grado di fornire prestazioni elevate e di risultare “a prova di futuro”, cioè adeguatamente flessibili e scalabili per veicolare servizi innovativi come, ad esempio, quelli in ambito smart cities, Internet of Things, le auto a guida autonoma, le case intelligenti.
Gli investimenti
Il PNRR destina il 27% delle risorse alla transizione digitale, di cui 6,7 miliardi di euro per i progetti che costituiscono la presente Strategia per la Banda Ultra Larga, che si pone in continuità con la Strategia varata dal Governo nel 2015.
delle risorse del PNRR destinate alla transizione digitale
miliardi di € dedicati ai progetti per la Banda Ultra Larga
Ruolo del dipartimento
Il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale promuove, indirizza e coordina le azioni del Governo in materia di attuazione dell’agenda digitale italiana e della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga. Il coordinamento e il monitoraggio dell’attuazione delle iniziative relative alla Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga è affidata al Comitato interministeriale per la Transizione Digitale (CiTD) presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o dal Ministro delegato per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale.
Il Dipartimento per la trasformazione digitale, attraverso la convenzione stipulata con Invitalia e Infratel Italia, ha affidato a Infratel Italia la realizzazione di piani banda ultra larga.